Pubblicato il 18 novembre 1991 dall'etichetta discografica Island Records è stato inserito dalla rivista Rolling Stone al 62º posto tra i 500 migliori album di tutti i tempi secondo Rolling Stone.
In occasione dell'anniversario dei vent'anni dall'uscita del disco fu realizzata un'edizione speciale.
Da molti considerato il capolavoro assoluto della band irlandese (al pari solo di The Joshua Tree), Achtung Baby è il primo dei dischi che porterà gli U2 ad un cambiamento radicale nel loro genere musicale. Sempre fedeli al loro impegno politico e sociale, il gruppo questa volta, dopo la pausa seguita al LoveTown Tour, decide di dare una scossa al proprio modo di fare musica.
Il disco viene registrato fra Dublino e gli studi Hansa Ton di Berlino, famosi per aver ospitato precedentemente le session di registrazione di alcun celebri album di David Bowie.
L'aria tedesca, e nettamente più europea rispetto al precedente Rattle and Hum, si avverte in numerose canzoni ed è anche visibile in uno dei tre video di One.
I suoni sono decisamente diversi rispetto al passato, l'elettronica fa il suo primo ingresso nel sound U2, ma l'elemento che più spicca è la chitarra di The Edge, mai così tagliente e suggestiva.
Il primo singolo estratto, "The Fly", spiazza i fan degli U2 degli anni ottanta.
I singoli di quest'album spopolao e diventano uno dei più bei pezzi mai suonati dagli U2:
One
Quella che è una delle canzoni più famose della band irlandese nacque nel periodo di maggior tensione all'interno della band. Quando gli U2 iniziarono a lavorare ad Achtung Baby, erano infatti divisi in due: da una parte, Bono e The Edge, che spingevano per suoni più moderni, come il dance rock, l'alternative rock, l'elettronica e il noise rock; dall'altra Larry Mullen Jr, Adam Clayton e il produttore Daniel Lanois, decisi a non spostarsi dal classico suono U2.
Ma dal momento che quest'album doveva essere l'inizio di una nuova era per gli U2, il conservatorismo di tre quinti del gruppo acuì i dissapori e il nervosismo all'interno della band, che fu addirittura sul punto di uno scioglimento.
Fu l'arrivo a Berlino di Brian Eno a calmare le acque.
Il non musicista, sentendo i demo realizzati fino a quel momento, era molto soddisfatto di quello che la band, nonostante tutto, stesse producendo. Eno fece capire agli U2 che potevano tranquillamente esplorare nuovi lidi musicali rimanendo sempre gli U2. Fu così che un giorno, mentre Edge stava provando dei bridge per Mysterious Ways, venne fuori una linea melodica che in breve tempo diventò One.
Il testo della canzone è stato spesso vittima di fraintendimenti. Molti, infatti, la considerano una canzone d'amore. In realtà, come Bono ed Edge ebbero a dire più volte, è una canzone che parla di diversità e separazione: quella di un paese, la Germania, divisa in Ovest ed Est per quarant'anni; quella tra il chitarrista e la prima moglie; quella tra un sieropositivo e il padre.
The Fly
Il primo singolo dell'album è quello che forse meglio lo rappresenta. Usando una celebre frase di Bono, se Achtung Baby è il suono di quattro uomini che abbattono The Joshua Tree, The Fly è la motosega di cui i quattro si servono.
Per la prima volta la chitarra di The Edge è graffiante, metallica (e l'assolo è forse il suo migliore su disco); il cantato di Bono è basso e ancora una volta falsato dall'elettronica; il basso di Adam Clayton batte profondo; la batteria di Larry Mullen Jr si fa tribale.
Bono questa volta si traveste (per la prima volta) da diavolo: il testo è una chiamata dagli inferi, in cui Lucifero racconta a un bambino i segreti della vita (un amico è qualcuno che ti aiuta, l'ambizione morde le unghie del successo, la coscienza a volte può essere una peste, ecc...), con un finale ironico, in cui si accorge di aver finito i centesimi per chiamare, e in cui annuncia che "ci sono un sacco di cose che, se potessi, metterei a posto".
Mysterious Ways
Iinizialmente, era Sick Puppy, di cui è rimasto soltanto la parte al basso di Adam Clayton. Il brano si differenzia per il suo suono, un misto di dance e funk. Per il testo, Bono si è ispirato al dramma di Oscar Wilde Salome (una b-side del periodo ha proprio questo nome, ovviamente con lo stesso tema). Non a caso, nelle esecuzioni dal vivo durante lo ZooTv Tour, una danzatrice del ventre si univa alla band.
Il ruolo se lo scambiarono due danzatrici e la seconda (la ragazza presente nel video ZooTv: Live from Sydney) sarebbe diventata, poi, la seconda moglie di The Edge.
“Com’era inevitabile, la scrittura dei brani cominciò a rispecchiare quello che stava succedendo nella mia vita perché i miei istinti creativi ne erano totalmente condizionati” ha raccontato. “Ma credo che anche l’apporto di Bono sia stato condizionato”. È anche per questo che Achtung Baby è un disco così lacerato, doloroso, sanguinante. Bono è in attesa della nascita della seconda figlia, Eve. Le parole di Zoo Station, “sono pronto a dire di essere vivo, sono pronto, pronto per la spinta” parlano di questo.
Quando, in quel 18 novembre di 30 anni fa, abbiamo messo il disco di Achtung Baby sul piatto, o il cd nel lettore, abbiamo avuto tutti la stessa sensazione.
Che fosse un disco rotto, o che si fosse rotto lo stereo. Zoo Station, il brano che apre lo storico disco degli U2 del 1991, era un fragore mai sentito, e la voce di Bono era disturbata e distante. Quel brano doveva suonare proprio così. Quel disco doveva essere “il suono di quattro uomini che abbattono The Joshua Tree”.
Così Bono definì Achtung Baby. Gli U2 dovevano dimenticare il successo planetario di quell’album e andare oltre, cancellare la loro immagine seriosa e in bianco e nero. Zoo Station sembra proprio questo: la chitarra di The Edge suona come una motosega che vuole abbattere quell’albero nel deserto del Mojave e tutto quello che ha rappresentato per la band.
E quella batteria che sa di metallo sembra “il suono di una band che va in pezzi”, come l’ha definito The Edge. “Volevamo che la prima reazione di chi metteva su il disco fosse ‘questo disco è rotto, questo non può essere il nuovo disco degli U2, c’è un errore’” ricorda il bassista Adam Clayton.
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